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"Porto salvo"
olio su tela
70 x 100

"Ciò che Era non vuole"
olio su tela
100 x 100
 
 
 Ciò che Era non vuole
"Costruzioni mentali (bozz.)"
tecnica mista su cartone
15 x 12
"Scontro elementale"
olio su tela
100 x 70
 
 

 Scontro elementale
 
"Ai discepoli del cielo"
tempera grassa su cartone
62 x 48
"Iconografia Archeofisica dei Massimi Sistemi e suoi punti critici. (Organo Sussultorio)"
olio su tela
50 x 70
 
 

 Iconografia Archeofisica dei Massimi Sistemi e suoi punti critici. (Organo Sussultorio)
 

VINCENZO CACACE

 

pittore, scultore, incisore, restauratore

via Virgilio, 9/11

81020 - San Nicola la Strada (Ce)

 

  contact  

e-mail:

vincenzocacace@katamail.com

infoarte.cacace@gmail.com

e-mail

     

website:                       www.vincenzocacace.altervista.org

   
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Vincenzo Cacace

                   
     

“… Momenti e figure, vivificati dalla luce dell’umanità, hanno ispirato le composizioni di Vincenzo Cacace, in cui – ci piace ribadirlo – la pittura afferma ancora una volta la capacità di stabilire un rapporto vivo e stimolante tra chi ha sfidato vittoriosamente il travaglio dell’animo nella conquista di verità arcane e la nostra sensibilità, sempre pronta a cogliere i valori autentici e a goderne il messaggio universale.”
                                                              Benedetto Ronchi, 1982

 
     

"Felicemente connotata, per il forte impianto del disegno e della sensibilità cromatica che si animano di un emozionante sentimento dell'energia di una pittura autentica, l'arte di Vincenzo Cacace rende lo spazio organico all'idea che, nella pregnanza e nella humanitas del valore umano, sospira tra metafore e simboli, senza tuttavia esaurirsi in essi. le motivazioni che sono fantasia, organismo architettonico, ariosa e fluida espansione formale, tagli di piani, essenze di linee-forza,, storia e cultura di quell'ansia che giustifica l'umano con il divino, e viceversa, pluridirezionali, spessori e assottigliamenti della pittura stessa che respira e proclama la sua libertà, non si esauriscono nell'ovvietà naturalistica che a prima vista ci attrae. Nelle visioni ad onda di interrogativi germina l'opera d'arte: i suoi processi intuiscono la meta misteriosa, l'unità dove convergono i fili disseminati della fantasia."

Angelo Calabrese, 1988

 

 
         
         
 
         

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